Commento
Opponendosi radicalmente forze individuali, sociali, politiche, in un momentum storico circoscritto come un singolo giorno del calendario gregoriano, raramente i fatti che ne scaturiscono, intesi come concrete attuazioni di piani d'azioni e relative idee preparatorie e giustificatorie, voluti o desiderati con diversi livelli di pianificazione, partecipazione psicologica ed affettiva, cognizione e convinzione rispetto agli obiettivi, lasciano i singoli esseri umani e i gruppi sociali ovvero interi sistemi sociali indifferenti quando sono presenti valori che le teorie delle scienze comunicative considerano "valori-notizia"; ciò è valido anche per coloro che non ne sono protagonisti, come persone legate affettivamente (coniugi, parenti, amici, conoscenti), professionalmente (politici, inquirenti, militari, giornalisti, storici, analisti politici), territorialmente (concittadini, compatrioti), culturalmente (affinità ideali, ideologiche, professionali, di modus vivendi) a chi è stato direttamente coinvolto nei fatti medesimi.
Vissuti come importanti sia dai sistemi di comunicazioni di massa intesi come strutture professionali e culturali sia dai relativi pubblici mediatici (cioé la gente vista come massa indistinta fruitrice di comunicazione massmediatica), autentici plusvalori psicocognitivi culturali nella registrazione e classificazione cronologica dei fatti storici con metodi e punti di vista diversi, i "valori-notizia" sono quelle caratteristiche degli eventi umani che rendono i fatti storici particolarmente importanti per i fruitori dei sistemi di comunicazione e, conseguentemente, per coloro che giudicano l'importanza di un evento nel momento in cui esso deve essere trasformato in notizia tramite la selezione, la raccolta, l'interpretazione, la sistemazione e le scelte di pubblicazione delle informazioni ad esso relative.
Il caso dell'attentato che colpì la città di New York negli Stati Uniti D'America l'11 settembre 2001, infatti, ha ovviamente una notevole rilevanza storica, a causa delle successive conseguenze locali ed internazionali che ebbe, sul piano sociopolitico, umano e storico il singolo evento; ma insieme all'assoluta ed indiscutibile importanza per gli studi storici, ad essa si sommano fattori che trascendono la relatività scientifica storiografica accostandosi a quella comunicativa; ciò acquisisce paradigmatica valenza dimostrativa dell'immane effetto potenziatorio dei mass-media allorché un fatto storico non è solamente ripreso filmograficamente e fotograficamente e testimoniato dalle moltitudini umane presenti, cosa evidente in modo immediato, ma ha con sé un notevole "portato" comunicativo, costituito dalla immensa rilevanza culturale delle variabili comunicative preesistenti, almeno così considerate o semplicemente percepite dagli osservatori, o pubblico, od audience, oppure destinatario della comunicazione del fatto stesso.
Città, paese, società occidentale, al centro dell'attenzione per opulenza e forza politico-militare oltre che per l'indubbia ed affascinante particolarità culturale, il sistema sociale coinvolto, le tipologie culturale, produttiva, economica rappresentate e costituenti quel sistema sociale (quello statunitense), le ancestrali emozioni individuali e collettive legate alla paura della morte violenta, della instabilità fisica e psicologica, del pericolo improvviso, della mancanza di certezze sulla sicurezza ed incolumità fisica, affettiva, professionale, economica, politica, uniti alle immense perdite umane ed economiche, in cui i popoli si sono riconosciuti ed immedesimati in dialettico contrasto con la ricchezza sistemico-sociale ed economica degli USA, sono tutti fattori determinanti nel costituire l'apocalittico schianto degli aerei contro i grattacieli newyorkesi ed il loro improvviso, subitaneo crollo, come simboli dell'effetto e del ricordo enormemente superiori che, per via dell'influenza delle informazioni, massicciamente documentate, dei media, un particolare singolo fatto storico può avere rispetto a milioni di altri pur determinanti nel costruire la storia umana, come, ad esempio, i molteplici singoli bombardamenti americani nelle nazioni afghana ed irachena, che pure sono stati, rispetto a quell'infausto evento, corollari diretti.
Roberto Di Molfetta
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