Commento
In Italia [...], come in molti altri paesi europei, possiamo definire due tipi distinti di emigrazione, quella che partiva dalle regioni del centro-sud, più ricche perché più industrializzate, e quelle che da tutta l’Italia si diramavano all’estero.
La migrazione di proporzioni più imponenti è quella che si è verificata tra l’Italia Meridionale e quella Nord-Occidentale. La corrente proveniente dall’Italia Nord-Orientale e Centrale diretta verso l’Italia Nord-Occidentale era prevalente fino al 1960; ma da quell’anno, il Mezzogiorno prese il sopravvento, fino a raggiungere nel 1970 oltre il 75% del totale. Questa prevalenza esprime il fenomeno che va sotto il nome di "meridionalizzazione" della popolazione italiana, che segue quello di "venetizzazione".
Il fenomeno migratorio, legato a molteplici cause, che possono riassumersi nello squilibrio demografico e nel divario economico-strutturale esistente tra Nord e Sud, è tra i più rilevanti fenomeni sociali di quegl'anni, ed ha profondamente legato insieme parti altrimenti culturalmente più lontane della società italiana, determinandone direttamente aspetti sociostorici importanti, come una maggiore omogeneità socioculturale e linguistica e, in prospettiva, fornito la possibilità di elaborare, almeno tramite il trasversale percorso sociodemografico, un possibile comune punto di vista dialettico su problemi sociali radicati nel tessuto geosociale e politico del territorio italiano.
Nota RDM: i fenomeni migratori italiani, al di là delle peculiarità, non di poca rilevanza, intrinsecamente legate alla contingenza storica e alle caratteristiche gruppali sociali e dell'unicità storica che le ha interessate, rappresentano esempio paradigmatico di quanto sia inefficace una analisi ed un'interrogazione puramente etica a priori dell'agire umano: comprendere il comportamento di milioni di persone protagoniste di flussi migratori, giudicandone in questo aspetti morali ed implicazioni etiche, senza conoscere ed implicare come determinanti storiche, con metodo oggettivo anche con analisi biografiche tipicamente qualititative, il loro reale vissuto contemporaneo e, di conseguenza, le prospettive di vita da esso scaturite, è ignorare le possibilità di garantire alle stesse e ai problemi complessi che i fenomeni migratori inevitabilmente comportano, sia in termini di ricettività delle popolazioni ospitanti che di transizione per quelle migranti o demograficamente depauperate, quelle soluzioni necessarie ed adeguate che solo una efficace progettualità teorica con interventi concreti e mirati può garantire, riducendo così all'inevitabile le relative problematiche che possono sorgere. RDM
Testo, modificato ed esteso, tratto originariamente dalle pagine del Liceo Scientifico Statale Battaglini.Ta.It
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